#CHILIPEOPLE. La rubrica di CHILI dedicata ai professionisti incontra l’Head of Product Development di CHILI TECH con uno dei suoi team Agile  

Il team agile che si è occupato dello sviluppo della nuova app CHILI per iOS

#Chilipeople, la rubrica che racconta le novità dal mondo CHILI attraverso lo sguardo dei professionisti, ha incontrato Marco Dufour, Head of Product Development e PO, insieme al team sviluppo di CHILI TECH, la unit tecnologica della holding CHILI GROUP dedicata all’implementazione, all’aggiornamento e allo sviluppo tecnico della piattaforma proprietaria CHILI e che offre servizi di sviluppo per piattaforme e aziende terze. 

La prima cosa che abbiamo chiesto a Marco è dove sarà disponibile la nuova app. 

L’applicazione CHILI è già scaricabile dai principali marketplace e l’aggiornamento sarà disponibile nella versione per iOS, ANDROID TV, FIRE TV.  
Per quanto riguarda il mondo iOS (iPhone e iPad) con il rilascio della versione 1.1 abbiamo completamente riprogettato l’app (qui il link verso l’ Apple Store), sia nell’esperienza utente che nel codice di sviluppo. 

Abbiamo poi versioni dedicate al mondo Android mobile e TV dove siamo presenti sul PlayStore di Google, AppGallery di HUAWEI, Galaxy Store di Samsung. Senza parlare delle Smart TV, dove l’elenco è davvero vasto. 

Il download, così come le nuove funzionalità, saranno del tutto gratuite, in linea con la filosofia CHILI secondo cui paghi solo ciò che vedi (e solo desideri noleggiare o acquistare) non come lo vedi.  

CHILI è un’azienda che ha fatto da pioniere nel mondo dello streaming, soprattutto in Italia, proponendo per prima il TVOD (transactional video on demand), un modello di business che si è rivelato vincente a lungo termine se consideriamo che oggi sono proprio le piattaforme più note nate con la formula dell’abbonamento, ossia lo SVOD, ad adottarlo. Da sempre CHILI propone l’accesso gratuito e senza sottoscrizione: l’utente paga solo ciò che risulta di suo interesse. Alla formula transazionale TVOD  che consente all’utente di acquistare o noleggiare i film che desidera, comprese le première nazionali, con il tempo CHILI ha affiancato il modello AVOD che consente la visione gratuita di film e contenuti supportati dalla pubblicità, con un’ampia offerta a catalogo.

Il team di sviluppo – aggiunge Fabrizio Premoli, Scrum Master/QA Automation –  lavora ogni giorno per garantire un’esperienza di fruizione intuitiva e alte performance. Per far sì che l’utente finale sia pienamente soddisfatto, gli ingegneri e sviluppatori CHILI TECH che progettano le implementazioni, collaborano con i vari dipartimenti, in particolare con il team che si occupa del customer care: per noi di CHILI l’utente è sempre al centro dell’esperienza.  

Lo Scrum Master – precisa Fabrizio – viene definito dalla Guida Scrum come “il  responsabile della promozione di Scrum”, ossia di una metodologia agile tra le più diffuse per lo sviluppo di prodotti che prevede la divisione del processo di gestione di un progetto in brevi cicli di sviluppo (chiamati Sprint) della durata di poche settimane, così da riuscire a coordinare lo sviluppo progettuale con le esigenze dell’azienda. In sostanza, si tratta del professionista che offre supporto nella comprensione della teoria e delle pratiche Scrum, sia all’interno dello Scrum Team che all’interno dell’organizzazione.  
Lo Scrum Master è, di fatto, responsabile dell’efficacia dello Scrum Team e si assicura che sia in grado di migliorare costantemente le proprie pratiche, definite nel framework Scrum.  

Gli Scrum Master – prosegue – sono dei veri leader al servizio dello Scrum Team e dell’organizzazione in generale.  

Per quanto concerne lo Scrum Team, il Master non solo si occupa dell’allineamento all’autogestione e alla cross-funzionalità, ma si accerta anche che permanga il focus costante nella creazione di Increment di grande valore che incontrino la Definition of Done; inoltre, è il responsabile della fluidificazione del processo ed interviene in maniera proattiva nell’eliminazione di errori a tutela dei progressi del team assicurandosi che tutti gli eventi Scrum siano svolti in maniera positiva, produttiva e che siano mantenuti entro i limiti temporali (Timebox).  

A livello di organizzazione, invece, lo Scrum Master interviene nella formazione e nell’assistenza volta all’adozione di Scrum attraverso la pianificazione e la consulenza sulle modalità di implementazione degli stessi. Inoltre, affianca dipendenti e stakeholder nel processo di applicazione di un approccio empirico che faciliti il compimento di lavori complessi rimuovendo le barriere fra gli stakeholder e gli Scrum Team.  
Infine, fornisce un servizio reale al Product Owner supportandolo nell’individuazione delle tecniche più idonee alla definizione efficace del Product Goal e nella gestione del Product Backlog; in parallelo si interfaccia con lo Scrum Team affinché sia condiviso il bisogno di elementi del Product Backlog chiari e concisi

CHILI non prevede alcun tipo di abbonamento. La nuova app CHILI propone un catalogo di migliaia di titoli: dalle home premiere, alle ultime novità, passando per i grandi classici, il cinema d’autore europeo, i B movies, l’horror e il cinema per famiglie che potranno impostare il parental control per un’esperienza più sicura per tutti. Sì, perché CHILI è collegabile fino a 5 device contemporaneamente, così se i ragazzi guardano gli anime in camera, gli adulti possono streammare le ricette del canale Agrodolce dal tablet in cucina o gustarsi le ultime uscite in salotto. Tutto in streaming, senza sottoscrizione. E se i film si acquistano, saranno per sempre di chi li ha comprati che, grazie alla nuova versione della app, avrà accesso a ulteriori servizi. La nuova app, infatti, introduce un upgrade che amplia il ventaglio di vantaggi per l’utente: il download dei film acquistati. I film scaricati compariranno nella sezione “Download”, all’interno della libreria “My CHILI” e saranno fruibili anche offline, in aereo o in condizioni di segnale debole. È come avere a disposizione i propri film in digitale e a portata di tap. 

Siamo partiti anni fa alla volta di in un mondo poco esplorato, almeno in Italia – interviene Marco – e nonostante siano passati anni, ancora oggi rappresentiamo una delle poche aziende a livello mondiale in grado di vantare un’esperienza così ampia in questo settore. Ogni nuovo dispositivo è una sfida a sé, in principio ci basiamo sulle linee guida dei vari ambienti di sviluppo (es. Google o Tizen) facendo un mix di benchmark su competitor con un occhio di riguardo verso gli obiettivi di business.  
Ma il vero plusvalore di lavorare per CHILI è che stiamo agendo su una piattaforma proprietaria, dunque siamo in grado di monitorare, gestire ed intervenire sullo sviluppo in qualunque momento, mantenendo il pieno controllo sulle performance.

Inoltre, ancor più importante, è la possibilità di teamwork: confrontarci con i colleghi che si occupano della parte editoriale, di customer care, di analisi del dato, di marketing e media, ci consente di non perdere alcun passaggio e garantire il massimo all’utente finale. 

La nuova app CHILI per iOS, ad esempio, è stata sviluppata per offrire all’utente la possibilità di rilevare il contenuto a cui è interessato in maniera immediata attraverso i filtri di ricerca o inserendo direttamente il titolo all’interno della search bar – afferma Mattia Fazio, iOS Engeneer – Oppure è possibile navigare per generi e lasciarsi ispirare dai titoli suggeriti in base ai propri gusti e alle proprie esperienze. Qui subentra l’esperienza dei nostri data analyst che ci consentono di intercettare gli interessi del nostro target e porgere sempre l’orecchio alle esigenze dell’utente finale per una user experience davvero appagante.  

Se navigando da mobile ci si imbatte in un titolo di cui si vorrebbe sapere di più o che si vorrebbe visionare – prosegue Luca Grillo, Android Engeneer – i contenuti d’interesse possono essere acquistati o noleggiati dalla pagina web di CHILI per poi iniziare a guardarli in App, dove compariranno all’interno della sezione “I miei acquisti” in MY CHILI. Con la nuova app, all’interno del MY CHILI comparirà un’altra sezione: “Download”, che consente di visualizzare la lista di titoli acquistati e scaricati così da poterli vedere offline su smartphone o tablet ovunque e anche in assenza di una connessione Wi-Fi. Se invece ci si trova a casa, basta utilizzare il chromecast per far partire il film sulla TV e godersi lo spettacolo. 

Oltre alla possibilità di Download per iOS, la seconda grande novità riguarda il mondo Google TV con l’aggiunta del pairing e il nuovo menu laterale che risulta di più immediato accesso e in linea con i parametri di usabilità più diffusi. Nel caso del pairing – afferma Mattia – siamo partiti da un’analisi di benchmark per allinearci con gli standard di mercato. In secondo luogo, ci siamo interfacciati con i dipartimenti che gestiscono le richieste e raccolgono i feedback di clienti per andare a risolvere le criticità, come nel caso della difficoltà riscontrata nel compilare il form attraverso uno strumento che poco si presta come il telecomando.   

La risposta a questa domanda è una diretta conseguenza delle risposte precedenti: attraverso il pairing, che letteralmente comporta un’”associazione”, in pochi secondi l’utente può accedere alla app senza dover inserire i suoi dati a mano con il telecomando. 

Per quanto riguarda il setting del menu laterale, siamo davanti al tipico caso in cui estetica e usabilità vanno di pari passo, diventando imprescindibili reciprocamente. In effetti, se ci pensiamo, il nostro cervello segue dei percorsi consolidati dall’abitudine e da una piattaforma che propone intrattenimento si aspetta di ritrovare un ambiente virtuale semplice e che segua pattern assolutamente intuitivi e prevedibili. Il menu laterale è diventato uno standard diffuso per app su TV così l’utente non dovrà effettuare alcuno sforzo nel capirne l’utilizzo. Inoltre aumenta lo spazio dedicato ai contenuti e in home è sempre fruibile e visibile: un grande vantaggio rispetto alle versioni precedenti, quando il menu scompariva durante la navigazione della lista delle vetrine in home page. Con queste due implementazioni e l’allineamento alla palette di colori di brand l’app CHILI fa un grande passo avanti sull’usabilità e sulla fruibilità dei contenuti disponibili. 

Nel team dedicato alle app mobile di CHILI operano due categorie di sviluppatori, spiega Marco: Mattia, ad esempio, si occupa del mondo iOS assieme ad Alessandro Minopoli, mentre Luca e Angelo Moroni, implementano per il sistema Android. Un ruolo molto importante è ricoperto da Marco Signoretta che segue tutta la parte relativa ai test di QA (Quality Assurance), che verifica e supervisiona le applicazioni affinché il rilascio non presenti alcun tipo di bug o errore.
In linea di massima sviluppare per iOS, notoriamente un sistema “chiuso”, implica attenersi a regole e parametri più stringenti e categorici, mentre su Android si mantiene un certo livello di flessibilità. 

Ad ogni modo, a prescindere dall’ecosistema all’interno del quale si opera, qualsiasi tipo di operazione di sviluppo viene svolta in team, in maniera concorde e compatta. Questo è fondamentale per svariate ragioni. In primis per ottenere risultati efficienti ed efficaci ottimizzando i tempi, in seconda istanza perché viviamo nell’era digitale e crediamo fermamente nel potere della condivisione e dell’intelligenza collettiva: spesso le difficoltà si trasformano in sfide e vincere una sfida da soli non solo comporta un processo più lungo e complesso, ma si rivela essere anche molto meno appagante.